COMUNE DI PROSSEDI

Prossedi è un comune di 1.200 abitanti della provincia di Latina, costituito dal borgo capoluogo e dalla frazione di Pisterzo distante circa 12 km. Il paese sorge su una collina balcone che si affaccia sulla valle dell’Amaseno.
Prossedi è un paese speciale, nel quale ad un ambiente naturale di singolare bellezza si affianca una storia millenaria e una cultura dai molteplici aspetti che, non solo negli edifici storici ma anche nelle piazze, nelle fontane, nelle lingue e nelle tradizioni, raccoglie tutte le influenze di una terra di frontiera, aperta al dialogo da sempre, che negli ultimi anni è profondamente cambiata, cresciuta, ma rimane orgogliosa della sua identità.
Nel nostro paese prevalgono pascoli di capre e pecore, l’allevamento della Bufala e la produzione di Olio di Oliva. Vogliamo vivere la nostra terra senza retorica, senza il mito del buon tempo andato, ma proponendo in modo positivo le radici di un’identità orgogliosa del passato, fiduciosa nel futuro.
I cittadini di Prossedi, che ci abitino da generazioni o siano arrivati da pochi anni, amano e sono orgogliosi del loro territorio, di una cultura di cui andare fieri, del territorio da valorizzare, del loro paese da curare e rendere sempre più bello.
Per noi amministratori queste sono ragioni d’impegno, tematiche su cui lavorare all’avanguardia per il bene del territorio, ma per chi vi abita o viene a visitarlo sono ragioni infinite per frequentarlo ed apprezzarlo
.

Angelo Pincivero – Sindaco di Prossedi

Riccardo Reatini – Assessore al Turismo

Storia Arte Cultura

Prossedi venne probabilmente fondato a partire dal IX secolo come castrum fortificato e la sua creazione potrebbe ricollegarsi alla distruzione di Privernum.

Nonostante la modesta altezza del colle su cui sorge (206 s.l.m.) la cittadina si è trovata sempre in una posizione strategica, a controllo dell’unica via di comunicazione tra la Valle del Sacco e la fascia costiera. Classico esempio di città medioevale, Pisterzo, frazione di Prossedi, è un piccolo paese situato nella zona montuosa degli Ausoni e sovrastante la vallata dell’Amaseno. Conta circa un’ottantina di abitanti ma l’estate si riempie di vacanzieri che amano stare in tranquillità e in luoghi freschi.

Già nel periodo pre-romano vennero riscontrate tracce di insediamenti umani, nel territorio di Prossedi. Tali tracce, purtroppo, non sono testimoniate da fonti scritte ma da una escursione effettuata sull’altopiano del Borgo si è rivelata l’esistenza di antichi muri, realizzati con pietre di piccole dimensioni che dovevano costituire primitive abitazioni oppure un muro in difesa di un Pagus. Una struttura residenziale sorse probabilmente nel territorio prossedano, dove sono stati ritrovati una cospicua quantità di oggetti in terracotta e resti di colonne, forse di un tempio votivo.

Secondo la leggenda, Prossedi sarebbe sorto a seguito della distruzione di Privernum avvenuta per opera dei Romani nel 341 a.C. allorché vi si rifugiarono alcuni fuggiaschi. Più accreditata è l’ipotesi secondo la quale Prossedi è stato fondato da sei famiglie della Privernum antica che si rifugiarono nel VII secolo d.C. su una collina non molto lontana dal paese natio, dalla quale si poteva controllare l’intera valle dell’Amaseno, attraversata molto spesso da nemici ed eserciti stranieri. Questi fuggiaschi costituirono un piccolo villaggio, primo nucleo abitati di Prossedi, chiamato prima “Castrum” e successivamente “Persei” (dalle sei famiglie privernate che lo fondarono).

Di questo fatto si trova testimonianza scritta nel libro La Regia, l’antica Piperno di Fra Teodoro Valle da Piperno del 1673 dove si legge che a seguito della distruzione della città, che si trovava in pianura, i suoi abitanti si divisero formando nuovi nuclei abitativi e così nacquero in collina i paesi di Maenza, Roccagorga, Prossedi, Sonnino e Asprano. Nel corso dei secoli il nome “Persei” venne sostituito da “Proxeudi” con probabile riferimento al verbo greco Proséidon,”guardare verso”; sicuramente in riferimento alla posizione strategica del paese, dalla cui altura si gode, ancora oggi, della veduta di tutta la valle dell’Amaseno.

La prima fonte storica relativa a Prossedi risale al 1125, anno in cui il paese fu dato alle fiamme dalle truppe del Pontefice Onorio II. La storia del paese è stata segnata da continui passaggi di proprietà tra le famiglie nobiliari. L’ultima famiglia alla quale appartenne Prossedi fu la famiglia Gabrielli che lo acquistò dalla famiglia Altieri nel 1758.

Con chirografia del 1 ottobre 1762 Angelo Gabrielli ottenne dal Papa Clemente XIII il titolo di principe riunendo i feudi di Prossedi, Pisterzo e Roccasecca dei Volsci in un unico principato. Placido Gabrielli fu il quarto e ultimo principe di Prossedi; il quale il 2 gennaio 1856 a Parigi si unisce in matrimonio con Augusta Bonaparte, sua cugina. La madre di Placido ed il padre di Augusta sono fratello e sorella ed entrambi figli di Luciano il fratello di Napoleone I. Dal loro matrimonio non nacquero figli e quando Placido morì il 3 settembre 1911 il patrimonio passò alla famiglia Del Gallo di Roccagiovine. Il primo nucleo medievale, con un impianto stradale curvilineo e irregolare si sarebbe formato intorno alla chiesa di San Nicola (XIV secolo) ed al primitivo castello.

Il paese è cinto da mura castellane in buono stato e difeso da 6 torri. Nelle epoche passate all’interno delle mura si trovavano anche appezzamenti di terra utilizzati per le attività agricole che successivamente, con l’incremento demografico, vennero trasformati in nuovi spazi edificabili. Lo sviluppo edilizio si concluse quando il tessuto urbano assorbì tutti gli spazi edificabili, arrivando con le ultime case ad inglobare le stesse mura ad eccezione di una stretta fascia a sud-est del paese. L’ingresso al paese veniva garantito da due porte: Porta Principale e Porta Nuova. La porta principale si affaccia sul lato sud-est del paese in corrispondenza di Piazza Umberto I.

Da essa si accede a Piazza Plebiscito, caratteristica piazzetta che presenta sul lato destro due archi uno dei quali successivamente chiuso, che formavano un grazioso portico probabilmente sede del dazio in epoca medievale. La porta fu inserita negli edifici circostanti inglobando in parte il suddetto portico. Con la creazione della provincia di Littoria, Prossedi entra a far parte della novantatreesima provincia italiana.

.

Scopri le bellezze di Prossedi su www.valledellamaseno.it

Itinerari turistici

Punti d'interesse

Porta Maggiore
Palazzo Gabrielli - Del Gallo
Palazzo delle Carceri
Grotta Ausi
Fontana dei Papi
Chiesa di Sant'Agata
Chiesa di San Nicola
Chiesa di San Michele - Pisterzo
Torre di Pisterzo
Chiesa di Santa Maria extra moenia